Imposte sul canone di locazione

Imposte sul Canone di Locazione: Cosa Devi Sapere

Quando affitti un immobile, è importante conoscere le imposte che gravano sul canone di locazione. Queste imposte variano in base alla tipologia di contratto, al regime fiscale scelto e alla destinazione d’uso dell’immobile. Vediamo nel dettaglio quali sono le principali imposte sul canone di locazione e come funzionano.

Le Principali Imposte sul Canone di Locazione

1. IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)

Se il proprietario dell’immobile non opta per la cedolare secca, il reddito derivante dal canone di locazione viene tassato con l’IRPEF. L’affitto viene considerato come un reddito aggiuntivo, che si somma agli altri redditi percepiti e viene tassato secondo le aliquote progressive previste per l’IRPEF.

Calcolo IRPEF:

Il canone annuo di locazione, al netto delle deduzioni previste (normalmente il 5% del totale), viene sommato agli altri redditi e tassato secondo la fascia di appartenenza.

2. Cedolare Secca

La cedolare secca è un regime fiscale opzionale che permette ai proprietari di pagare un’imposta sostitutiva al posto dell’IRPEF, delle addizionali regionali e comunali, e dell’imposta di registro e bollo. L’aliquota della cedolare secca è del:

21% per i contratti a canone libero (4+4);

10% per i contratti a canone concordato (3+2), in specifici comuni con alta densità abitativa o in caso di affitto a studenti universitari.

Vantaggi della cedolare secca: Oltre a semplificare la tassazione, la cedolare secca esonera il proprietario dall’applicazione degli aggiornamenti del canone basati sull’indice ISTAT. Il locatore rinuncia, quindi, all’aumento annuale del canone, ma può beneficiare di una tassazione più bassa.

3. Imposta di Registro

Per i contratti di locazione ordinari non soggetti a cedolare secca, l’imposta di registro deve essere pagata ogni anno o una tantum al momento della registrazione del contratto. È pari al 2% del canone annuo, con un minimo di 67 euro.

Pagamento: Questa imposta può essere pagata in una soluzione unica per tutta la durata del contratto, con uno sconto, o annualmente entro 30 giorni dal rinnovo.

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4. Imposta di Bollo

L’imposta di bollo è dovuta alla registrazione del contratto e ammonta a 16 euro per ogni 4 facciate o 100 righe del contratto. Tuttavia, non si applica se il contratto è soggetto alla cedolare secca.

5. TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili)

La TASI è una tassa comunale che copre i costi di servizi pubblici indivisibili come l’illuminazione e la manutenzione stradale. Anche se è stata abolita per la maggior parte delle locazioni dal 2020, alcuni comuni potrebbero ancora applicarla in specifiche situazioni.

6. IMU (Imposta Municipale Unica)

L’IMU è dovuta solo per gli immobili diversi dall’abitazione principale (esclusi i casi di abitazioni di lusso). Il pagamento è a carico del proprietario, anche se l’immobile è dato in affitto.

Quale Regime Fiscale Conviene per il contratto di locazione?

La scelta tra tassazione ordinaria e cedolare secca dipende dalla situazione personale del locatore. In generale, la cedolare secca è vantaggiosa per chi ha redditi elevati, poiché evita le aliquote progressive dell’IRPEF. Tuttavia, va considerato che scegliendo la cedolare secca, il locatore rinuncia all’aumento del canone basato sull’inflazione.

Sanzioni per il Mancato Pagamento delle Imposte

Il mancato pagamento delle imposte sul canone di locazione può comportare sanzioni e interessi. È quindi fondamentale registrare correttamente il contratto presso l’Agenzia delle Entrate e rispettare le scadenze fiscali. Le sanzioni per l’omessa registrazione variano in base al tempo trascorso dal momento in cui il contratto avrebbe dovuto essere registrato.

REGIME ORDINARIO

Locatore Conduttore Tassazione
Privato Privato, impresa dichiara l’95% del canone percepito. Applicando l’aliquota in base al proprio reddito
Locatore Conduttore Tassazione
Privato Privato (contratti concordati) dichiara il 59% del canone percepito. Applicando l’aliquota in base al proprio reddito
 
SOTTOPOSTI A VINCOLO DELLA SOPRAINTENDENZA AI BENI ARCHITETTONICI
AI SENSI DELLA L. n° 1089 DEL 1939 E SUCCESSIVE
Locatore Conduttore Tassazione
Privato Privato, impresa dichiara il maggiore tra il canone ridotto forfetariamente del 35% e la rendita catastale effettiva.

CEDOLARE SECCA

Locatore Conduttore Tassazione
Privato (NB:per locazione tra privati e imprese la cedolare non è appilicabile) Privato (NB:per locazione tra privati e imprese la cedolare non è appilicabile) dichiara l’intero ammontare del canone applicando una tassazione secca del 20% per i contratti a canone libero il 19 per i contratti concordati
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