Vista l’attuale situazione del mercato immobiliare, la scelta di vendere casa a Perugia per andare in affitto può essere ritenuta conveniente. L’incertezza sui prezzi futuri degli immobili, che già da tempo affligge il mercato, permane ancora oggi. Quindi acquistare adesso una casa non da certezza di ritrovarsi, tra qualche anno, con un immobile che ha acquisito valore
Ovviamente sono diversi i fattori da considerare prima di effettuare questa scelta: che può apparire, almeno a una valutazione superficiale, come perlomeno “strana”. Infatti, il pensiero comune è che gli affitti hanno un costo, mentre la casa di proprietà è “gratis”.
È invece importante, prima di effettuare questa scelta, valutare tutti gli elementi in gioco.
Vendere casa a Perugia e andare in affitto: non considerare solo il costo dell’affitto
La maggior parte delle persone, quando si trova di fronte alla scelta vendere o meno un immobile di proprietà e andare a vivere in affitto, tende a seguire un preciso ragionamento:
“Avendo una casa di proprietà, non è necessario pagare un canone di locazione per viverci. Trasferendosi in affitto, è invece necessario pagare dei canoni di locazione. Questo significa che nell’arco temporale di 15, o al massimo 20 anni, la spesa per i canoni di locazione potrebbe essere uguale alla somma ottenuta dalla vendita delle casa di proprietà”.
Un ragionamento che è incompleto e, di conseguenza, si rivela errato: vediamo perché.
Se l’intenzione è quella, in seguito alla vendita dell’immobile di proprietà, di lasciare la somma ottenuta sul conto corrente, questo ragionamento potrebbe avere un suo senso: ma, allo stesso tempo, è contro ogni logica non investire in maniera fruttifera una somma come quella ottenuta dalla vendita di una casa.
Scopri come valorizzare la tua casa per vendere al meglio
Attualmente, affittare una casa a Perugia o più in generale sul territorio italiano, costa il 6% del suo valore per ogni anno di affitto. Per fare un esempio pratico, considerando una casa che abbia un valore di 100.000 euro, il costo per affittarla è pari a 6.000 euro annui (circa quindi 500 euro al mese).
Però bisogna considerare che in questi 6.000 euro annui sono compresi una serie di costi che andranno a carico del proprietario della casa, e non dell’inquilino. Solo per fare alcuni esempi, tra questi costi vanno compresi:
- quelli sostenuti per le manutenzioni straordinarie;
- quelli relativi all’adeguamento e alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento;
- quelli legati all’arredamento e alla manutenzione delle aree comuni (in caso di condominio), come il citofono, gli estintori, gli impianti elettrici, l’ascensore e gli impianti antincendio;
- quelli legati alla manutenzione del tetto dell’edificio;
- quelli legati alla sostituzione di pavimenti, infissi e rivestimenti.
Senza dimenticare poi gli esborsi fiscali che il proprietario deve sostenere: quindi l’intero importo dell’IMU e una parte sostanziale della TASI.
Quindi, il conteggio visto prima andrebbe rivisto:
- spese per i canoni di locazione annuale: 6.000 euro;
- risparmio di circa 1.500 euro di esborso IMU e TASI;
- risparmio di circa 500 euro annuali per quelle che sono le spese che vanno a carico del proprietario dell’immobile.
Questo significa che il costo reale dei canoni di locazione è pari a 4.000 euro annui: quindi al 4% del valore complessivo dell’immobile. A questo punto è necessario domandarsi quanto è possibile ottenere investendo la somma di denaro che si è ottenuta con la vendita della propria casa, per capire se la cifra può essere superiore ai 4.000 euro annui.
Il concetto di costo opportunità
La scelta di tenere ferma sul conto corrente la somma ottenuta con la vendita del proprio immobile non ha senso a livello finanziario. Si tratta piuttosto di uno spreco. Tanto più che dall’investimento della stessa potrebbe derivare quanto necessario al pagamento dei canoni di locazione. E non solo.
Un esempio numerico può aiutare a chiarire meglio il concetto. Se la casa di proprietà venduta avesse un valore pari a 100.000 euro, significherebbe che il cambio di abitazione non porterebbe a sostanziali modifiche nel proprio stile di vita, né in meglio, né in peggio.
Per ottenere un pareggio sul costo netto dei canoni di locazione (pari a 4.000 euro annui), è necessario ottenere una redditività dell’investimento che sia pari almeno al 4% del capitale. Ed è possibile ottenere questo risultato, sia sui mercati finanziari sia puntando sul crowdfunding immobiliare.
Questo risultato potrebbe non essere raggiunto con degli investimenti a rischio molto basso (oppure virtualmente nullo). Come accade per i titoli di stato e i buoni fruttiferi postali. D’altro canto, un portafoglio di investimenti diversificato in maniera corretta, con un rischio medio, permette di ottenere un rendimento pari o anche superiore al 6% annuo.
Quindi, con un investimento attento della somma che si è ottenuta dalla vendita delle propria casa, diventa possibile recuperare, attraverso il mercato finanziario, la somma necessaria al pagamento dei canoni di locazione, più un’ulteriore percentuale.
Questo significa pagare i canoni di affitto, ottenere un guadagno ulteriore e mantenere la libertà offerta da un’abitazione in affitto. Libertà che può essere molto importante soprattutto in giovane età. Il fatto di non legarsi a un’abitazione, mantenendo ampia libertà di spostamenti è una caratteristica di cui tenere conto. Infatti il mondo del lavoro sembra orientato a richiedere una sempre maggiore mobilità, che mal si concilia con il concetto di casa di proprietà.
L’incognita del valore futuro degli immobili
Dopo aver considerato tutti gli aspetti precedenti, non va dimenticato un altro fattore determinante: quello per cui il valore degli immobili potrebbe aumentare, ma anche diminuire nei prossimi anni.
Si tratta di una variabile di importanza assoluta: se una casa di proprietà può aumentare il valore del patrimonio personale, forse è il caso di riconsiderare la scelta di vendere per andare a vivere in una casa in affitto.
Scopri come valorizzare la tua casa per vendere al meglio
La realtà dei fatti è che neanche il professionista più esperto del settore è in grado di dire con certezza, almeno attualmente, quello che potrebbe essere il destino del valore degli immobili. Bisogna notare che a livello storico il mercato immobiliare ha sempre mostrato una tendenza alla ripresa dopo i periodi di crisi. D’altro canto mancano alcune condizioni per cui questo accadimento possa verificarsi, in questo momento storico.
In particolare:
- la crescita demografica è pari a zero;
- la crescita economica è, al momento, molto contenuta;
- il mercato del lavoro presenta delle difficoltà importanti e sta mutando in modo rapido e imprevedibile;
- nel portafoglio degli istituti di credito ci sono ancora diversi immobili, derivanti da pignoramenti eseguiti negli anni passati, che prima o poi verranno immessi sul mercato;
- la pressione fiscale sui proprietari di casa è salita negli ultimi anni e non si vedono segni di inversione di tendenza all’orizzonte.
Per quel che riguarda il mercato immobiliare, nello specifico, i prezzi tendano alla stagnazione, rendendo difficile capire quando i valori degli immobili torneranno a salire. In queste condizioni, mantenere una casa di proprietà potrebbe rivelarsi una vera e propria scommessa.
Quindi conviene vendere casa a Perugia e andare in affitto?
La risposta alla domanda se conviene vendere casa a Perugia e andare in affitto dipende principalmente dalla capacità di investire nel modo migliore la somma ottenuta dalla vendita e dalla zona in cui la casa stessa si trova.
Infatti, se l’immobile si trova in uno dei quartieri più ricercati in Perugia, dove i prezzi delle case sono stabili e in alcuni casi in aumento, può essere più conveniente tenere la propria casa.
Nel caso invece l’immobile si trovi in una zona meno prestigiosa, potrebbe essere utile la consulenza di un esperto del settore finanziario. Per capire quale potrebbe essere la resa derivante dall’investimento della somma ottenuta con la vendita della casa. Un piano di investimenti solido può garantire un’ottima qualità di vita, anche dovendo sostenere i costi per l’affitto di un immobile.
Ovviamente è anche importante ottenere una corretta valutazione del valore della casa da mettere in vendita. Per fare questo è importante fare riferimento a un professionista esperto del settore immobiliare. Che sarà in grado di effettuare la valutazione migliore e di gestire al meglio il processo di vendita.