Quanto tempo per vendere casa? Questa è sicuramente una delle domande che gli agenti immobiliari si sentono rivolgere più spesso. Per quanto la vendita di una casa sia un processo che richiede tempo e pazienza, è altrettanto vero che per un venditore è importante avere dei punti di riferimento temporali, per quanto possibile precisi.
Il mercato immobiliare è molto ampio: cambiano le zone geografiche, le tipologie di immobili, le tipologie di potenziali acquirenti, i trend di mercato e le “mode” che possono influenzare l’andamento in modo più o meno marcato. E il coinvolgimento di tutti questi fattori rende molto difficile stimare con esattezza i tempi di vendita di un immobile.
È quindi necessario fare alcune importanti distinzioni: per cui è possibile avere almeno una previsione del tempo necessario per concludere la vendita di un immobile. Senza dimenticare che, in alcuni casi, il fattore fortuna ha un peso determinante. Volendo valutare questo peso, può arrivare fino a un 25% di importanza.
Quanto tempo per vendere casa: i fattori che determinano il tempo necessario a trovare un acquirente per un immobile
Sono diversi i fattori che possono influenzare la velocità con cui un immobile può trovare un potenziale compratore. Per quanto di seguito siano elencanti singolarmente, non bisogna dimenticare che questi elementi vanno presi in considerazione in maniera organica.
La posizione dell’immobile
La posizione dell’immobile è uno fattori più rilevanti e che, allo stesso tempo, mostra una molteplicità di aspetti. Basti pensare al fatto che ogni città è suddivisa in quartieri, e ogni quartiere ha, a sua volta, le sue vie, che possono essere più o meno vicine ai servizi più rilevanti in zona.
Fatta questa premessa, si possono comunque individuare delle macrocategorie che vanno tenute in considerazione:
- Grandi centri urbani: all’interno delle grandi città, un appartamento in vendita, indipendentemente dalle sue dimensioni, tende subito ad attirare l’attenzione di un elevato numero di potenziali compratori. In metropoli come Milano o Roma, possono passare pochi mesi dalla messa in vendita di un immobile al rogito dello stesso. E, in parte, questo può anche accadere nelle città più vicine alle metropoli, con i dovuti distinguo.
- Zone di interesse turistico: il mercato immobiliare delle zone turistiche sta affrontando in questi anni delle importanti problematiche. Che sono legate in particolare all’aumento dell’imposizione fiscale sulle seconde case e sulle mutate abitudini dei vacanzieri. Salvo che si tratti di zone che ancora vantano un appeal importante, soprattutto per acquirenti stranieri, può essere difficile vendere un immobile sito in località turistica. Altra eccezione è rappresentata dagli acquirenti che intendono acquistare un immobile per trasformarlo in casa vacanza o B&B.
- Poli industriali e universitari: anche se non si trova in una città molto grande, un immobile situato nella zona in cui si trovano poli industriali e universitari di solito ha ottime possibilità di essere venduto in tempi brevi. Infatti molti acquirenti puntano su questo tipo di immobile come investimento, per metterlo a reddito, affittandolo a studenti e lavoratori.
Gli immobili che non rientrano in queste categorie, sono spesso quelli situati in zone periferiche, prive di poli attrattivi. Zone che, negli ultimi decenni, hanno conosciuto anche un’importante diminuzione della popolazione residente, con un riflesso negativo sui tempi necessari per vendere un immobile.
Scopri come valorizzare la tua casa per vendere al meglio!
Tipologia di immobile
Per quanto ogni immobile abbia un mercato potenziale, ci sono alcune tipologie di immobile che hanno un mercato più grande rispetto ad altre. Per esempio, per quel che riguarda i centri cittadini, la domanda è per lo più per immobili di dimensioni piccole o medie. Un bilocale a Roma o Milano può essere venduto in tempi relativamente brevi. Lo stesso può accadere per le località turistiche e per i poli universitarie e industriali: anche se ci sono delle eccezioni a questa “regola”.
In particolare:
- Nel caso di luoghi vicini alle metropoli, una tipologia di immobile molto gettonato è la casa unifamiliare; questo perché gli acquirenti vogliono avere un immobile che permetta di sfuggire al caos del centro cittadino;
- Le zone di montagna: dove una tipologia di immobile come le baite poste fuori dai centri abitati, magari sulle piste da sci, hanno un mercato unico e particolare;
- I borghi storici e i quartieri con immobili di pregio: in cui hanno un grande peso i particolari relativi al singolo immobile (come la storia dello stesso o particolari finiture).
Nel caso l’immobile che viene messo in vendita non rispecchi nessuna di queste caratteristiche, trovare un acquirente potrebbe essere difficoltoso. In particolare, in caso di abitazioni molto grandi, potrebbe essere una soluzione quella di dividerle in più mono e bilocali. Oppure, a seconda della posizione, un’altra opzione può essere quella di trasformarla in modo da renderla adatta per un progetto di ospitalità come quello di un Bed & Breakfast o agriturismo o casa vacanza. Si tratta di soluzioni che potrebbero permettere di trovare più rapidamente un compratore.
Il fattore prezzo
Per trovare immediatamente un acquirente per un immobile, la soluzione più semplice è regalarla. Invece, scegliendo di chiedere un prezzo di molto superiore a quello di mercato, diventa praticamente impossibile trovare un acquirente. Il prezzo è quindi una variabile della massima importanza.
Un prezzo di molto più basso rispetto a quello del mercato potrebbe portare a concludere la vendita in tempi molto brevi, qualunque sia la tipologia di immobile. Anche se completamente da ristrutturare.
In molti casi, se il venditore non ha particolare fretta di realizzare, può pensare di chiedere un prezzo più alto rispetto a quello del mercato, prevedendo di poter attendere anche due o tre anni per concludere la vendita. In realtà, questo tipo di ragionamento potrebbe non funzionare, considerando che in molte zone del paese il prezzo degli immobili tende a scendere.
L’attesa rischia di trasformarsi in una “trappola” dal punto di vista economico. Per evitare questa trappola, bisogna puntare a vendere nel minor tempo possibile.
E per quel che riguarda il fattore prezzo, è possibile individuare tre distinte fasce:
- La fascia che ha come acquirente coloro che investono in immobili a livello professionale;
- La fascia che riflette il reale valore di mercato di un immobile;
- La fascia del singolo acquirente particolarmente interessato al singolo immobile in vendita.
Quanto vale davvero il tuo immobile a Perugia e Spoleto?
Quanto tempo per vendere casa: l’importanza della consulenza di un professionista
Per concludere una vendita con i professionisti immobiliari possono essere sufficienti poche settimane, soprattutto nei grandi centri urbani. Invece, la vendita al di sopra del valore di mercato può richiedere più tempo. Per quel che riguarda gli immobili che sono messi in vendita a un prezzo di mercato è invece necessario effettuare una stima, relativamente al tempo necessario alla vendita.
E per farla può essere utile partire da una scala del tempo di attesa per la vendita:
- Uno – due mesi: un tempo davvero breve;
- Da tre ai sei mesi: un tempo di attesa che può essere considerato nella media;
- Tra sei mesi e un anno: un tempo di attesa più lungo, ma relativamente accettabile;
- Tra uno e due anni: un tempo di attesa lungo;
- Oltre due anni: un tempo di attesa troppo lungo.
Quelli visti sinora sono dei parametri di riferimento: tenendo conto di tutti, è possibile capire in quale posizione, su una sorta di “scala” ideale si situa un singolo immobile. Una scala che riflette la difficoltà o meno di vendita di un immobile.
Per capire come applicare al meglio questi parametri al singolo immobile è molto importante fare riferimento a un professionista esperto del settore. Che abbia una conoscenza completa del mercato immobiliare e quindi possa valutare le potenzialità dell’immobile, fornendo un’indicazione chiara sul valore di mercato e su quanto tempo per vendere casa è.